Negli ultimi due anni ci siamo abituati ad associare mascherine e new normal come parte di un’unica espressione. Adesso arriva la primavera e l’allentamento delle restrizioni, prima fra tutte l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto ci fa sperare che i termini si dissocino. Usciamo in strada e osserviamo i cambiamenti. C’è chi respira liberamente senza la mascherina, chi usa la chirurgica e chi continua ad indossare la mascherina FFP2 all’aperto.
La indossano soprattutto gli anziani, ma anche fra i giovani qualcuno vuole sentirsi ancora al sicuro, oppure ce l’ha addosso per abitudine o perché è appena uscito da un locale al chiuso. In questi due anni abbiamo consolidato dei gesti quotidiani. Mentre usciamo di casa controlliamo se abbiamo preso le chiavi e… la mascherina. Chi non la indossa non guarda più con aria infastidita o sorpresa chi invece ha deciso di tenerla sul viso.
Mask o no-mask, è tutto relativo
Ma adesso poco importano queste considerazioni. È arrivata la guerra in Ucraina che ha nuovamente spazzato via le nostre certezze e tutto diventa marginale, anche la diatriba fra vax e no-vax, mascherina all’aperto o mascherina al chiuso.
Ci eravamo abituati a guardare le persone negli occhi per interpretare umori ed espressioni, si sa la mascherina copre metà del viso e abbiamo dovuto adattare i nostri sensi e la nostra percezione. Adesso che possiamo dire “giù la maschera!” per vedere la bocca sorridere e non solo gli occhi, l’invasione di Putin ci ha guastato la festa. Le espressioni sono smarrite, incerte, sospese nel vuoto, sono spariti i sorrisi, sia che li leggi dagli occhi o sulla faccia intera. Speriamo che da “mascherine e new normal” non si debba cambiare a “guerra e new normal”
Le distanze interpersonali
C’è chi dice che gli italiani hanno sofferto di più la pandemia perché sono più abituati rispetto ad altre nazionalità ad un linguaggio del corpo con un contatto fisico più ravvicinato e all’uso della mimica più accentuato. Gli esperti usano il termine “prossemica”, ovvero “lo studio delle relazioni di vicinanza nella comunicazione” (https://it.wikipedia.org/wiki/Prossemica). Qual è la distanza che le persone mantengono quando si relazionano e cosa ci dice questa distanza del loro rapporto
Abbiamo voglia di riabbracciarci, di darci la pacca sulla spalla e far tintinnare i bicchieri al momento del cin-cin, ma la festa è stata nuovamente interrotta. Teniamo duro e definiamo ancora una volta il significato di “new normal”, di sicuro sappiamo che c’è soltanto il “new” ma che per il “normal” dovremo aspettare ancora tanto.